web designer in umbria : figura professionale poco apprezzata?

In tempo di crisi le aziende umbre ed in particolar modo quelle che si affacciano sui mercati esteri dovrebbero avere un occhio di riguardo per i professionisti della comunicazione web-based . Mi riferisco non solo ai web designer o web developer ma anche e soprattutto ai consulenti  Seo o dei social media.

Invece mi capita di sentire dai clienti che incontro o più spesso dai siti web che navigo che ancora non c’e una reale consapevolezza da parte dei  titolari di aziende o di  strutture turistiche umbre anche importanti della portata innovativa del web 3.0 e di come se sfruttato adeguatamente questo puo’ portare reali benefici in termini di visibilità e di guadagni concreti.
Non è piu tempo che basta avere un sito web  per dire : sono in internet! . Il sito web innanzitutto dopo il boom degli smartphone ha una sua ragion d’essere se sviluppato secondo precisi criteri dettati dalle nuove regole dell’ html 5 . Quindi un sito costruito non con le tabelle come purtroppo se ne vedono ancora ma con i <div> e le sezione semantiche che tanto piacciono a Google. E possibilmente anche “responsive”: con un layout che si adegua se navigato con uno smartphone , alle dimensioni del display ridotto.

Ma anche il più bel sito di questo mondo tecnicamente parlando non vale niente se poi non viene adeguatamente curato e aggiornato attraverso un lavoro di supporto a 360°.
E qui entra in gioco la figura del consulente web , del copywriting, dell’esperto in social media.Scrivere per il web infatti non è come scrivere un articolo per un giornale :occorre conoscere alcune regole basilari e alcuni <tag> importanti da inserire all’interno del testo .
Poi occorre creare una rete di links e di directory e social bookmark a supporto del nostro sito. Ma ancora non basta !!! Dopo l’avvento del nuovo algoritmo di Google (google penguin) i social media hanno una straordinaria importanza per la visibilità ed il posizionamento del nostro sito web.
Quindi niente snobismi : bisogna essere su Facebook, twitter ,linkedin,Pinterest e soprattutto Google+.Ma la nostra presenza deve essere costante e mirata ad accrescere il cosiddetto branding dell’azienda.
E tu che ne pensi?

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