Il Teatro Comunale di Todi opera dell’architetto Carlo Gatteschi è il più giovane dei teatri storici umbri e fu inaugurato il 14 agosto del 1876 con L’ opera “Un Ballo in maschera” di Verdi. Con i suoi 499 posti (platea e 4 ordini di palchi) si colloca tra i teatri dell’Umbria di maggiori dimensioni , solo dopo il Morlacchi di Perugia il Nuovo di Spoleto e il Mancinelli di Orvieto.
Nella prima fase della sua esistenza il Teatro Comunale di Todi grazie anche ad un’associazione di cittadini “theatralia” ha visto la messa in scena soprattutto di spettacoli di opera lirica di un certo prestigio ed anche spettacoli di operetta e prosa . Dopo il 25 e nel periodo del fascismo ci fu un periodo di declino. Nel 1947 grazie ad un imprenditore locale Camillo Tedaldi titolare dell’azienda Tedas, il Teatro fu restaurato e soprattutto fu adibito anche come sala cinematografica. Dal 1947 al 1982 quindi ci fu una convivenza spesso difficile tra l’attività di prosa e il cinema al teatro comunale di Todi. Dopo il tragico incendio del Vignola anche il Teatro Comunale fu sottoposto a una lunga fase di restauro durata 10 anni. Dopo questo periodo il Teatro Comunale di Todi ne esce rinnovato con un nuovo foyer e la creazione di un golfo mistico capace di contenere fino a 60 orchestrali.
Dal 1992 il Teatro Comunale di Todi funziona a pieno ritmo con la stagione di prosa collegata allo stabile dell’Umbria , con l’opera lirica , con spettacoli di danza ed è stata quasi sempre la sede inaugurale e/o finale dello spettacolo principale del Todi Festival.