Todi conserva numerose testimonianze artistiche e monumentali di diversi periodi storici: dall’eta ‘ etrusca fino all’epoca moderna. Questa è una breve guida online per il turista “mordi e fuggi” che in una giornata o anche meno vuole visitare i principali monumenti e le chiese di Todi.
Il criterio che ho scelto per la sequenza dei monumenti da vedere a Todi è quello “stradale “. Si parte da Porta Romana per poi raggiungere il centro
Porta Romana
e’ l’ingresso principale della citta’: fu costruita al tempo di Gregorio XIII(1572-85) che impresse il suo nome in cima all’arco. La zona circostante conserva ancora oggi il termine dialettale di “foriporta”che viene spesso usato dai tuderti(per chi ancora non lo sapesse , tuderti sono i cittadini di Todi :il termine deriva dalla parola latina “Tuder”)per indicare questo posto.(Foto di Porta Romana -prima del restauro).
Girando a sinistra della porta si segue esternamente il terzo cerchio di mura eretto nel periodo medioevale durante la massima espansione della citta’: gli altri due cerchi costruiti a difesa di Todi, sono di periodo etrusco nella parte piu’ alta del colle e di epoca romana situato piu’ in basso.. Porta Nuova e Amerina sono le successiva porte che s’incontrano seguendo la strada che porta al centrocitta’ .
Porta Fratta
Porta Amerina piu’ conosciuta con il nome di porta fratta, che significa divisa, rovinata(anticamente era detta anche “scarcata”). Davanti a porta fratta vi e’ la discesa delle piagge , poco piu’ avanti, a sinistra,all’altezza della seconda torre si raggiunge per una via in discesa il fabbricato che costituiva il monastero di S.Arcangelo, detto “delle fontanelle” dalla vicina fontana. Del monastero non ve ne e’ piu’ traccia mentre restano ben conservate le fontanelle composte da due archi in pietra a tutto sesto. Proseguendo il nostro percorso verso la piazza di Todi, si arriva in un vasto piazzale dove sorge il tempio di S. Maria della Consolazione.
La Consolazione
Il tempio della Consolazione(1508-1607) fu eretto nel nel luogo dove era gia’ presente un’edicola sulla quale era dipinta l’immagine della Vergine col Bambino e S. Caterina di Alessandria cui vennero attribuiti numerosi miracoli.La leggenda narra che un muratore tale Iole di Cecco ,cieco ad un occhio,riacquistò miracolosamente la vista dopo aver asciugato l’occhio con il fazzoletto con il quale aveva tolto la polvere dall’immagine sacra. Incerta e’ l’atttibuzione del progetto originario a Donato Bramante, piu’ probabile una libera interpretazione di esecutori allievi del Bramante stesso.La direzione dei lavori fu affidata ad architetti di grido di quel periodo ,primo fra tutti Antonio da Sangallo il giovane. Il tempio a croce greca , si svolge su quattro grandi pilastri corrispondenti agli angoli di un quadrato sui lati del quale appoggiano le absidi. Sopra a questa costruzione quadrata si estende una terrazza,al disopra si elevano il tamburo e la cupola che si chiude in alto con una piccola lanterna. L’interno e’ riccamente decorato e sono presenti capitelli , rosoni e pennacchi nei quali sono rappresentati i quattro evangelisti coi loro simboli circondati da festoni di fiori e di frutta. Nell’abside nord si trova l’altare maggiore all’interno del quale e’ posta l’immagine della Vergine col Bambino. Proseguendo il nostro tour virtuale verso il centro e passando per la strada che i Todini in dialetto chiamano delle “cerquette” si arriva ben presto ai giardinetti pubblici dai quali si puo’ godere un ottimo panorama sulla mediavalle del tevere e sulla zona della citta’ chiamata “valle bassa”: poco piu’ avanti percorrendo via Ciuffelli si giunge al cospetto del Tempiodel di San Fortunato.
Tempio di S. Fortunato
Il tempio di San Fortunato vescovo e patrono di Todi , venne edificato sul luogo dell’antica chiesa dove si conservavano le spoglie del santo. I lavori iniziarono verso la meta’ del 1200 e terminarono nel 1465 anche se la facciata come si puo’ ben vedere e’ rimasta incompiuta: la leggenda narra che fu opera degli orvietani che per timore che la facciata del tempio di S. Fortunato superasse in bellezza quella del Duomo di Orvieto accecarono l’architetto Giovanni di Santuccio.La realta’ ben piu’ prosaica ci dice che probabilmente erano finiti i soldi. Nella cripta ora sono conservate le spoglie del beato Jacopone da Todi ,frate ed illustre poeta ,conosciute le sue laudi. Nella cattedrale sono presenti pregevoli affreschi: da ammirare “la Madonna in trono con il Bambino “di Masolino da Panicale. Per una descrizione più esaustiva del tempio ti rimando al mio articolo dedicato alla Chiesa di San Fortunato
Ancora pochi passi ed ecco profilarsi in tutta la sua bellezza una delle piazze piu’ grandi e affascinanti d’Italia :
Piazza del Popolo
fulcro della vita tuderte. La piazza e’ racchiusa tra tre palazzi: in quello dei Priori che fronteggia il Duomo(1330-1337,caratterizzato da una irregolare torre trapeziodale con merlature guelfe sul tetto , anche Todi e’stata sede di aspri scontri tra guelfi e ghibellini)si puo’ ammirare l’aquila di Bronzo Tuderte opera di Giovanni di Gigliaccio. Il Palazzo del Popolo e il palazzo del Capitano sono sul lato orientale della piazza .
Il Duomo
Il Duomo intitolato alla Santissima Annunziata risale al XI sec.Un’ampia scalinata del 700 precede la facciata attuale che e’ decorata con tre fastosi rosoni. L’interno e’ a croce latina con tre navate separate da pilastri e colonne .Da ammirare il coro ligneo opera di Antonio Bencivenni ,Il Giudizio Universale di Ferrrau’ da Faenza ed il grande crocefisso di scuola umbra.
I Palazzi Comunali
Il Palazzo del Popolo e il Palazzo del Capitano sono i palazzi comunali che si affacciano sulla piazza del popolo di Todi. Sulla sinistra per chi guarda frontalmente troviamo il palazzo del Capitano a destra il palazzo del Popolo.
Il Palazzo del Popolo è il più antico ,la sua esistenza è gia testimoniata nel 1213 . Lo stile è lombardo gotico con due ordini di finestre. Il Palazzo del Popolo , era destinato alla sede del Podestà, un magistrato forestiero con incarico semestrale presente a Todi dal 1201. Il palazzo del popolo è, tra i più antichi palazzi pubblici d’Italia.
Il Palazzo del Capitano detto anche nuovo fu costruito nel nel 1293.
Al piano terra si aprono due grandi archi a tutto sesto che conducono ai cosiddetti voltoni, un ambiente porticato in origine sede dei balestrieri di guardia ai palazzi e alla piazza , oggi spesso è sede di mercatini enogastronomici o più semplicemente utilizzato dai tuderti per ripararsi in caso di pioggia. Da notare le tre finestre gotiche del primo piano, formate da trifore polilobate sormontate da motivi timpanati che danno luce alla grande sala, con resti di affreschi del XIV secolo, utilizzata in origine come aula di giustizia del Capitano e oggi adibito a sala del Consiglio Comunale.
All’interno del Palazzo del Capitano e del Palazzo del Popolo si trovano la sede del comune e del museo civico di Todi tra cui il museo lapidario in cui sono presenti numerosi ritrovamenti provenienti da scavi cittadini.
Il Museo pinacoteca comprende varie sezioni dedicate alle origini e alla storia della città. Da ammirare in particolare la pala d’altare Incoronazione di Maria ,dello Spagna (1507-1511) uno dei più importanti discepoli del Perugino.
Proseguendo per la via dietro il Duomo , via del Seminario giungiamo in una piccola piazzetta anonima invasa da auto , sul lato destro vi è una facciata anonima ma dentro è uno vero e proprio scrigno d’arte , è la
Chiesa della Nunziatina conosciuta anche come la piccola cappella sistina di Todi.
La chiesa ora è aperta al pubblico tutti i giorni previo pagamento di un biglietto di due euro. La chiesa della Nunziatina era la sede della Confraternita della Santissima Annunziata.
Tornando verso piazza e girando a sinistra si va in rione Borgo in via Santa Prassede. Fatti un centinaio di metri seguendo i cartelli si arriva in via delle mura Antiche 25 dove si trova la casa dipinta.
La Casa Dipinta
è una normale casa del centro storico di Todi ma internamente tutta affrescata, con riferimenti al mondo celtico ,dal suo proprietario l’ artista irlandese di fama internazionale Brian O’Doherty (conosciuto anche con il nome di Patrick Ireland) e da sua moglie Barbara Novak.
Inizialmente era la casa delle loro vacanze in Italia, ma dal 1977 l’artista iniziò a dipingerla. Al punto da diventare un’autentica opera d’arte apprezzata a livello mondiale soprattutto da coloro che amano l’arte contemporanea.
Entrare nella grande cucina, per poi salire ai piani superiori fino ad arrivare alla camera da letto, è un viaggio unico e totalmente immersivo tra colori e forme.
Per finire questo tour di un giorno a Todi , torniamo in Piazza e ci immergiamo nel sottosuolo per ammirare una delle piu imponenti opere architettoniche costruite dai Romani:
Le Cisterne Romane.
sono l’imponente opera di edilzia idraulica realizzata dai romani per soddisfare il bisogno di acqua della città. Per visitare una parte di queste cisterne bisogna accedere da un portone situato in via del Monte nel lato est della piazza ..
.Le cisterne presenti sotto il lato est, non visitabili, sono suddivise in 12 ambienti e furono rinvenute nel 1262 in occasione dei lavori di ripavimentazione della piazza, come ricordato in una cronaca locale .
Tornando alla luce del sole in piazza possiamo scendere ora verso il corso principale via Cavour non senza aver ammirato prima la statua di Garibaldi che si staglia nella piazza omonima .
Piazza Garibaldi
era in origine denominata di San Giovanni per la presenza di una chiesa dedicata ai SS. Giovanni e Paolo, demolita alla fine del XIII per volere di papa Bonifacio VIII.
Da Piazza del Popolo imbocchiamo Corso Cavour. Dopo poche decine di metri in discesa svoltiamo a sinistra per via del Mercato vecchio.
In Piazza del Mercato vecchio conosciuta dai tuderti col nome di mercataccio (era la sede del mercato settimanale fin dal 1819) si ergono i Nicchioni Romani.
I Nicchioni Romani
sono strutture molto grandi risalenti alla metà del I sec. Ac e costruite dai romani probabilmente come mura di sostegno. In origine la parte anteriore era ricoperta di mosaici.
Scendendo a valle arriviamo alla Fonte di Scannabecco risalente al XIII secolo . La fonte è formata da quattro vasche sormontate da un portico con sette colonne decorate con capitelli.
C’e’ molto altro da visitare a Todi , chiese monumenti e palazzi storici ma chi è di passaggio per un giorno o solo per qualche ora non puo’ fare a meno di visitare i monumenti che abbiamo sommariamente descritto.