E che dire del sito Open to Meraviglia? La mia analisi tecnica del sito web italia.it

In queste settimane non si parlato d’altro sui media della campagna promozionale per il turismo in Italia: Open to meraviglia. E purtroppo se ne è parlato male , prendendo di mira soprattutto le locations di alcune foto  in Slovenia , le foto scaricate da siti web,le traduzioni improbabili dove le città italiane in Tedesco venivano tradotte con il loro significato letterale (la sede della celebre università in provincia di Macerata è diventata GARDEROBE, il comune toscano è diventato RASEN, il capoluogo pugliese è stato trasformato in TOAST, il paesino in provincia di Ferrara è HUNDERT e la località calabrese semplicemente TREPPE etc.) E poi la campagna promozionale al netto degli svarioni tecnici restituisce a detta di molti un Italia ancorata a degli stereotipi triti e ritriti : quelli per intenderci di pizza pasta e mandolino . Ma l’agenzia che l’ha realizzata  la Armando Testa ,rivendica il lavoro svolto come di grande successo visto il clamore mediatico. La campagna ha gia funzionato visto che è sulla bocca di tutti . Insomma purchè se ne parli la Venere di Botticelli come  influencer ha già vinto la sua scommessa. Ma il sito web? 

Bhe innanzitutto il sito web open to meraviglia.it esiste ma è stato registrato da un’agenzia di marketing toscana che qualche giorno dopo l’uscita della presentazione della  campagna open to meraviglia avendo riscontrato che il dominio era libero l’ha registrato. Errore marchiano . Non si lancia una campagna con un claim  cosi ben definito senza registrare prima il dominio . Hai voglia a dire che il dominio del  sito era www.italia.it . Bisognava registrare comunque anche open to meraviglia e magari fare un semplice  redirect .

Ma vediamo cosa dice Google del sito interrogando il servizio Page speed Insight.

Queesto è lo screenshot per dispositivi mobilie come si puo’ vedere il sito non supera la valutazione Core web vitals . Infatti le prestazioni  hanno un valore  38 per una serie di problemi di programmazione e di pesantezza dei files che aumentano la velocità di caricamento del sito nei dispositivi mobili. Un po’ pochino per un sito che deve essere costato abbastanza . Il costo di 9 milioni di euro si riferisce alla diffusione mondiale della campagna promozionale.

Va meglio per quanto riguarda le prestazioni da desktop ma si sa che ormai l’80% della navigazione in internet avviene da mobile.

Poi per quanto riguarda la user experience a mio modesto parere è buona e la navigazione è piacevole.